K2
Come previsto e scritto nell’aggiornamento precedente, la spedizione di Alex Txikon si è accodata al team russo-kirghiso-kazako sullo Sperone degli Abruzzi.
Nonostante Txikon avesse scritto chiaramente che sarebbe tornato a verificare la parete Est (e la via degli Americani) , il giorno dopo i fatti hanno mostrato che aveva già deciso di non tornarci, e improvvisamente il basco ha dichiarato “che la montagna scaricava tutto lo scaricabile su quel versante [Est,ndR] e che il traverso [per ricongiungersi agli Abruzzi, sopra i 7500] era troppo pericoloso” .
La squadra di sherpa di Alex, e Alex stesso, hanno attrezzato fino a oltre Campo 1, parallelamente alle corde già installate dall’altro team . I russi hanno già attrezzato fino ai 6500 metri, all’inizio del famoso e tecnico Camino Bill .
Entrambi hanno dormito a C1, vedremo oggi le condizioni del…traffico sulla via .

Al momento, leggendo “in controluce” le dichiarazioni, non si intravedono grandi possibilità che i team uniscano gli sforzi sulla “Normale” del K2: sarebbe stato auspicabile, un allestimento massiccio di corde non aiuta certamente una progressione facile tuttavia crediamo e speriamo in un patto tra i due capispedizione per non ostacolarsi a vicenda, nel proseguire sulla Via – soprattutto sul Camino Bill e la “piramide nera” e verso i 7200 metri di Campo 3, che non dispone di grandi spazi .
Manaslu
Situazione veramente difficile, per Simone Moro, Pemba Sherpa e i 2 cuochi assistenti al Campo Base del Manaslu.
Una eccezionale precipitazione di neve ha letteralmente sepolto le tende degli alpinisti, costringendo gli stessi a smontarle e ripararsi tutti nella grande tenda cucina, turnandosi in continuazione per spalare l’accumulo terrificante – “Situazione terribile[..]Cazzo, 6 metri di neve !” le comprensibili parole di Simone, che prosegue :
“Si rompesse la tenda cucina saremmo davvero fottuti. Gas e benzina ci bastano per 6 giorni, il cibo per qualche giorno in più. Qui è un oceano di neve in movimento, valanghe gigantesche ovunque. Il Campo Base è stato saggiamente posizionato su un cocuzzolo, ventoso ma super sicuro”

Nanga Parbat
Situazione altrettanto problematica per il team di Daniele Nardi. Daniele e Tom Ballard sono saliti fino al Campo 2, hanno dormito lì circondati da valanghe spaventose, passate fortunatamente a lato ; hanno proceduto fino al C1, scrive Daniele, con una fatica enorme causa tantissima neve ; inoltre al C2 una tenda, con molto materiale e i ramponi di Karim Hayat, è sparita ; Rahmat Baig è praticamente fuori gioco, è dovuto scendere a Gilgit per curare con antibiotici i problemi alla gola ma non è guarito .
In aggiunta, Karim ha dichiarato “che non vuole morire in questa montagna” .

Appare certa, quindi, la defezione dei 2 pakistani dalla spedizione.Infatti, Daniele ha scritto
“ho la sensazione che ci basterà una sola tenda, d’ora in poi”.
Daniele e Tom non mollano e procederanno a verificare le condizioni di C3, ma non dormiranno causa altissima probabilità di valanghe.
Purtroppo, nella tenda perduta, c’era molto materiale importante per la scalata…