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Project Possible (c) : Bandiera kuwaitiana sull’Ama Dablam
( articolo originariamente pubblicato, in una versione editata, su RockAndIce.com )
Pochi giorni dopo aver annunciato al mondo di aver completato la sua incredibile sfida presentata la scorsa Primavera – scalare tutte e 14 le montagne più alte di 8000 metri in 7 mesi – “Nims” Purja è tornato alla ribalta dei media internazionali in modo clamoroso, rumoroso e spettacolare :
il 13 Novembre , sull’AmaDablam , iconica montagna nepalese di 6832 mt, una gigantesca bandiera lunga 100 mt e larga 30 mt , viene esposta e srolotata dalla cima, sulla parete sommitale, visibile a oltre 10 km di distanza dalla valle 3km più in basso, filmata da elicottero.
La bandiera è del Kuwait : un team di “climbers” kuwaitiani – quasi tutti senza alcuna esperienza pratica in montagna, dal nome altisonante di KFLAG_HEROES – sponsorizzati dal colosso petrolifero Q8 e altri, si è rivolta alla agenzia “Elite Himalayan Adventures” , diretta da Nirmal Purja e composta da fortissimi sherpa, per ottenere un “Guinness Record” .
Solo uno dei kuwatiani sembra sia riuscito ad arrivare in vetta, Yousef Alshatti , idolo locale di “Spartan Race” di 35 anni , ex membro delle Forze Speciali e “brand ambassador” per il ricco Emirato che si affaccia sul Golfo Persico.
(c) ub-cool.com /Yousef Alshatti, “Spartan Athlete” and ..climber (?)
Tutto il pericoloso lavoro, nel trasportare carichi da 25kg fino in cima la bandiera era composta da 6 parti, per un peso totale di 150kg) e la esibizione di patriottismo kuwaitiano è stata fatta.. da nepalesi !
CHI E’ NIRMAL “NIMS” PURJA E COSA E’ STATO “PROJECT POSSIBLE”
Nirmal “Nims” Purja ha 38 anni, è nato in Nepal e cresciuto nella parte meno montagnosa del paese, in una famiglia molto modesta.
Ha servito per anni come militare in un reparto di elite, i famosi Gurkha ; poi , primo ex Gurkha nella Storia –con passaporto britannico, da tempo – è stato selezionato come membro del corpo d’elite più duro e famoso dell’Esercito Britannico: lo Special Boat Service.
Nel 2012 Nirmal comincia ad appassionarsi alla montagna, scala il Lobuche East inizialmente come parte del training militare, specializzato in guerra di alta montagna.
In pochi anni scala vari 8000, e nel 2018 prende una decisione clamorosa : si congeda in anticipo dallo SBS , rinunciando a 500.000 sterline di liquidazione, e si dedica totalmente a una impresa folle che chiama “Project Possible” ; scalare tutti e 14 gli 8000 in 7 mesi.
E’ riuscito nella impresa nel tempo record di 6 mesi e 6 giorni.
Una impresa assolutamente eccezionale e storica, da ogni punto di vista ; sia per l’impegno finanziario, sia per quello logistico – organizzare elicotteri, permessi, trasferimento di materiale, allestimento dei Campi base , sia per lo sforzo fisico, sostenendo anche due missioni di salvataggio di scalatori in difficoltà in zona della morte ; infine anche per quello mediatico e diplomatico : Nirmal Purja ha dovuto lottare a lungo per ottenere, finalmente, uno speciale permesso dalle Autorità Cinesi per scalare lo ShishaPangma (chiuso alle spedizioni autunnali per decisione del Governo cinese), l’ultimo rimasto nella sua lista.
Nirmal Purja, GasherbrumII summit (c) ProjectPossible-Nirmal Purja
ELOGI E CRITICHE AL “PROJECT POSSIBLE”
Nims ha sempre dichiarato apertamente – e anche questo va detto, a suo favore – di far uso di ossigeno, elicotteri, corde fisse e un team senza il quale non avrebbe mai potuto compiere una simile impresa ; ha anche però affermato, in modo un po’ ambiguo, che il suo non è un progetto individuale ma per tanti nepalesi, a cui dà lavoro, per lo sviluppo e la promozione del turismo in Nepal e anche per l’attenzione all’ambiente , dichiarando di porre sempre in primo piano il lasciare la montagna il più possibile per come l’ha trovata, smontando le corde fisse e i campi alla fine di ogni sua spedizione.
Ovviamente, ha ricevuto sia entusiasti elogi che dure critiche ; la maggiore ha a che fare con lo “stile pesante” di cui abbiamo detto sopra e non solo in montagna : anche nel rapporto con i media – ben poche interviste concesse , molte dichiarazioni e video sui social dove mostra il suo lato più “spaccone” o quello di derivazione militare, tutto orgoglio e e per il fatto che tuttora, dopo aver terminato la sua impresa, non ha presentato pubblicamente dettagli sul suo record, foto e video di vetta di alcuni degli 8000 su cui è stato impegnato non risultano essere stati condivisi .
Reinhold Messner, leggendario primo salitore di tutti i 14 8000 senza ossigeno , ha dichiarato : “Nirmal ha lanciato una sfida diversa, per dimostrare che i nepalesi sono oramai in grado di prendere la leadership della scalate himalayane[..]a great capacity for economic management, leadership, logistics organization. And obviously, exceptional physical resistance.”
Simone Moro, alpinista veterano e maestro nelle scalate invernali sugli 8000, organizzatore ed elicotterista, ha scritto che “Io dico che Nirmal è stato davvero bravo, che ha fatto un qualcosa che finalmente spazza via tutti gli eroi di qualche ottomila[..] Per chi invece ama un alpinismo diverso, oltre che ringraziare Nirmal Purja e complimentarsi (mettete da parta il vostro orgoglio e toglietevi il cappello) cominciate a pensare a cosa si potrebbe e si deve fare di diverso rimettendo ora al centro il vostro “come” e il vostro stile.”
Sir Chris Bonington, il grande alpinista inglese ha invece dichiarato : “Quello che ha fatto è certamente straordinario, ma non è alpinismo. L’alpinismo vero è esplorativo – trovare nuove vie su grandi cime… Non vedo quello che hatto Nims come un grande evento.”
Steven Venables added : “Il fatto che abbia usato ossigeno supplementare diminuisce il valore dell’impresa. So che ha anche usato corde fisse. Non è esattamente alpinismo, se ho capito bene … Sarà certamente nel Guinness dei primati, ma nella storia dell’alpinismo, sarà solo una nota a piè di pagina.”
L’AGENZIA “ELITE HIMALAYAN ADVENTURES” E IL KFLAG “GUINNESS RECORDS” : QUALE FUTURO ?
Nirmal Purja ha scelto una missione molto spettacolare ma controversa, una esibizione di puro orgoglio nazionalista , per evidenti ragioni commerciali . Non c’è nulla di male nel voler recuperare i grandi sforzi economici sostenuti negli ultimi mesi ma quello che colpisce è stata una certa sottovalutazione dell’impatto negativo sulla sua immagine.
Nims ha “dovuto” fare un lungo post per controbattere le critiche, asserendo “che si, aveva aiutato gli amici kuwatiani per festeggiare la prossima ricorrenza del Giorno Nazionale in Kuwait che avverrà ” e “che la bandiera è stata rimossa dopo un’ora”. Il problema è che il Giorno Nazionale del Kuwait è il…25 Febbraio !
La critica più dura gli è stata fatta direttamente nei commenti della Pagina ufficiale Facebook di Nirmal Purja.
Alexander Hillary, fotografo e alpinista neozelandese, nipote del leggendario Sir Edmund Hillary, primo scalatore dell’Everest, che per i decenni successivi contribuì allo sviluppo, alla educazione e a opere di beneficienza per le popolazioni della zona , ha scritto:
“Purtroppo questo non è del tutto vero Nims. Sto scrivendo questo messaggio dal Campo 1 sull’ Ama Dablam e ho sentito che la tua troupe stava chiedendo agli scalatori di andarsene in fretta, per non ostacolarvi. Non solo, tu e i clienti avete lasciato l’Ama Basecamp prima che la tua squadra esausta di Sherpa che portava i pezzi della bandiera dei 25 kg tornasse giù. Sono inorridito dalla mancanza di rispetto che avete mostrato ai vostri connazionali e dipendenti, per non parlare dell’inappropriato posizionamento di una bandiera straniera sull’ Ama Dablam. Sapevi anche che il giorno in cui hai fatto la tua bravata è stato il giorno santo di Mani Rimdu? La comunità Sherpa non era entusiasta di trovare la bandiera drappeggiata in piena vista, durante la cerimonia al Monastero di Tengboche. Nel complesso, non sono favorevolmente colpito dal tuo comportamento, che è stato irrispettoso. Vergogna su di te.
Sir Edmund Hillary sulla vetta dell’Everest, 1953 : sulla piccozza, le bandierine di Regno Unito (nonostante fosse neozelandese, omaggiò la nazione organizzatrice della spedizione ; Nepal, e Nazioni Unite
Timmy O’Neill, climber della Yosemite Valley e in quei giorni sull’AmaDablam , diversamente, ha scritto su Instagram:
“Abbiamo visto come una bandiera massiccia è stata srotolata dalla vetta[..] Nessuna ulteriore spazzatura , né alcuna usura extra sulle corde fisse[..] Salendo verso la vetta, ho incontrato un paio di sherpa che portavano giù il carico con i pezzi di bandiera e, naturalmente, ho incontrato la montagna stessa, che era alta, indifferente e sorprendente come sempre”.
Per quanto mi riguarda, non mi sento affatto arrabbiato con Nims ma un po’ amareggiato.. Quanti facoltosi ed eccentrici clienti da tutto il mondo chiederanno i servizi di Purja e della sua Agenzia per fantasiosi record ? E quanto importante e influente potrebbe essere il suo ruolo, per uno sviluppo sostenibile ed economicamente vantaggioso delle spedizioni commerciali in Nepal ?
Nella sua ultima dichiarazione sui social, Nirmal Purja annuncia l’intenzione di aprire una nuova via sul Cho Oyu, attrezzarla per spedizioni commerciali dal lato nepalese – in alternativa alle vie sul versante cinese utilizzate fino ad ora – e questa è certamente un’idea per sviluppare una zona molto povera del suo Paese.
Mi auguro per il suo futuro più obiettivi di questo genere , magari anche by-fair-means , e spero che non vi sia ulteriore spazio per pagliacciate buone solo per Il Guinness dei …”Primati”
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This article was first published in English for Rock And Ice Magazine :
https://rockandice.com/climbing-news/nims-purja-and-the-kuwaiti-flag-on-ama-dablam/
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